Giovanni Lanfranco (Parma 1582-1647)
Venere che suona l’arpa (La Musica)

1630-1634 ca.

olio su tela

cm 214 x 150

Palazzo Barberini

Inv: 2411

Con la sua commistione di bellezza e di rimandi allo sguardo, all’udito e al tatto, il dipinto rappresenta una deliziosa festa dei sensi. La piacevole pienezza dell’immagine nasconde una storia altrettanto densa: apparteneva infatti al virtuoso d’arpa Marco Marazzoli, amico e conterraneo del pittore Giovanni Lanfranco autore dell’opera. Marazzoli possedeva tre quadri del Lanfranco, che lasciò in testamento alla famiglia Barberini, sua mecenate e protettrice.
Nello specifico, quest’opera andò al cardinale Antonio junior, colto musicofilo e proprietario della splendida arpa artisticamente scolpita qui raffigurata, fatta realizzare dai Barberini intorno al 1620 e concessa in uso al Marazzoli.
Così questa Venere, dal nudo armoniosamente contrapposto alle vesti azzurre e al rigonfio drappo rosso, il piede calzato da una civettuola scarpina del genere “calcagnino”, richiama la nostra attenzione sullo splendido oggetto suonandolo con la diteggiatura all’italiana, vale a dire usando tutte le dita anziché le due della diteggiatura corrente, o “alla spagnola”; mentre gli amorini, leggendo gli spartiti, invitano al tempo raccolto dell’ascolto consapevole.