VENEZIA SCARLATTA<br>Lotto, Savoldo, Cariani

VENEZIA SCARLATTA
Lotto, Savoldo, Cariani

14 Marzo 2017 - 11 Giugno 2017

Ebbene sì, Venezia è scarlatta o, forse meglio, Venezia è lo Scarlatto. La storia, la fortuna, la ricchezza della città e del suo dominio sono state a lungo tinte di rosso. Oggetto di desiderio personale e distinzione sociale, di privilegi e divieti, il rosso a Venezia è motivo di traffici, manovre politiche, imprese geografiche, persino, ma è anche, non per ultimo, materia eletta dell’arte: scienza segreta gelosamente custodita, tramandata e perseguita da pittori, tintori, alchimisti e inventori, che spesso, a Venezia, erano la stessa cosa.
Le sei opere riunite in questa mostra organizzata dalle Gallerie Nazionali a Palazzo Barberini restituiscono insieme, e tuttavia ognuna nella sua eccezionalità, i modi in cui “il senso del rosso” dei pittori veneti tesse una fitta trama visiva e simbolica, in cui si intrecciano valori civici, passioni religiose, affetti mondani, devozioni private, orgoglio professionale.
I dipinti di Lotto, Savoldo e Cariani – provenienti dal Metropolitan di New York, dal Louvre, dal Prado, dall’Accademia Carrara di Bergamo – restano in bilico e in dialogo tra centro e provincia, tra Venezia di terra e Venezia “da Mar”, ma rivelano, forse proprio per questo, una sorprendente originalità. Nelle loro tele la materia della pittura si trasmuta in pittura della materia, ne assume la consistenza variabile, le sfumature cangianti, i significati polivoci. E questa sensuale tonalità fonde insieme, e talora confonde, generi tradizionalmente diversi: il ritratto, la storia biblica, il quadro devoto, la celebrazione biografica.
Insomma, sei magnifici “studi in rosso”, da “dipanare, isolare, esaminare – come avrebbe detto Sherlock Holmes – filo per filo”.