Carlo Maratti (Camerano 1625-Roma 1713)
Ritratto di Antonio Barberini jr

1682-1683

olio su tela

cm 257 x 172

Palazzo Barberini

Inv: 5001

Il ritratto fu commissionato dal cardinale Carlo Barberini tra 1682 e 1683, in memoria dello zio cardinale Antonio jr.
L’artista prescelto, Carlo Maratti, domina la scena artistica romana dell’epoca grazie all’uso di un colore robusto di ascendenza veneziana, e di una teatralità elegante ricca di colti rimandi.
Così, egli costruisce uno straordinario ritratto di stato: il cardinale Antonio, fine diplomatico e sapiente mecenate di artisti quali Bernini e Sacchi, è rappresentato in piedi, al centro. Il suo ruolo e il suo gusto raffinato si riflettono tanto metaforicamente, nelle scintillanti variazioni tonali dei rossi dominanti, quanto realmente, nella piccola campanella d’oro, nel crocefisso d’avorio di squisita fattura, nel fazzoletto adorno di nappe.
Il cardinale era notoriamente filofrancese: ed ecco spiegata l’affinità di quest’opera monumentale, memore dei grandi ritratti di corte francesi, con opere celebri quali il ritratto del cardinal Richelieu dipinto da Philippe de Champaigne nel 1640 circa.