Guido Reni (Bologna 1575-Roma 1642)
Maddalena penitente

1631-1632 ca.

olio su tela

cm 234 × 151

Palazzo Barberini

Inv: 1437

L’opera venne realizzata da Guido Reni per il cardinale Antonio Santacroce prima del 1633.
Secondo un’antica tradizione agiografica la Maddalena dopo la morte di Cristo, avrebbe intrapreso un viaggio nel Mediterraneo con Lazzaro e sua sorella Marta, fermandosi infine sulle coste della Provenza e ritirarsi in severo eremitaggio.
Il soggetto conobbe ampia diffusione in epoca barocca, per la possibilità di essere declinato nelle due vie di invito all’ascesi e ammonizione contro le tentazioni della carne, cui la figura di Maria Maddalena, ex-prostituta, poteva offrire adeguata incarnazione.
È tutto quanto ritroviamo qui: la povertà dell’arredo dell’eremo roccioso, le radici amare del digiuno, i piedi nudi della Santa, alludono alla penitenza. Ma la placida, lattea bellezza bionda della donna, pur attenuata dalla tunica e dal manto, emana femminile sensualità.
Un’unione di sacro e profano, che costituisce una delle ragioni del successo del grande pittore bolognese.