Carlo Saraceni (Venezia 1579-1620)
La Vergine e sant’Anna ammaestrano Gesù sullo Spirito Santo

1611-1612

olio su tela

cm 180 × 155

Palazzo Barberini

Inv: 5006

La pala viene dipinta nel 1611 per la chiesa parrocchiale di San Simeone Profeta, su committenza di monsignor Orazio Lancellotti.
Carlo Saraceni, veneziano ma attivo a Roma con una bottega ben avviata, dà prova in quest’opera della sua salda comprensione del linguaggio e della poetica caravaggeschi.
Non si tratta solamente del plastico chiaroscuro, o della citazione del drappo, annodato e teso sullo sfondo. Vicino allo spirito lombardo di Caravaggio è infatti l’attenzione ai dettagli della realtà, come la meravigliosa culla in primo piano, o l’accurata resa di abiti popolareschi e drappeggi.
Ma, soprattutto, caravaggesca è qui la ricerca di una poesia della verità quotidiana nel dialogo dei gesti, tra il bimbo che afferra le vesti di sant’Anna, l’atto istintivo di lei a frenarne lo slancio impulsivo, e il gesto paziente della Vergine che invita il bimbo all’ascolto.
Un frammento di quotidianità capace di accogliere in sé il sacro, con la colomba simbolo dello Spirito Santo, o i lini della culla precursori del lenzuolo sepolcrale.