Giovanni Lanfranco e Simone Cantarini: due nuove acquisizioni per le Gallerie Nazionali di Arte Antica

Giovanni Lanfranco e Simone Cantarini: due nuove acquisizioni per le Gallerie Nazionali di Arte Antica

24 Maggio 2022 - 31 Dicembre 2022

La morte di Cleopatra di Giovanni Lanfranco (Parma 1582 – Roma 1647) e il Ritratto del Cardinale Antonio Barberini di Simone Cantarini (Pesaro 1612 – Verona 1648) entrano a far parte della collezione delle Gallerie Nazionali di Arte Antica.

L’acquisizione, conclusa grazie al lavoro congiunto delle Gallerie, della Direzione Generale Musei e della Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio del Ministero della Cultura, permette di riportare al museo e offrire alla fruizione pubblica opere che, disperse nel corso dei secoli, si trovavano un tempo a Palazzo Barberini.
Si tratta di un’operazione culturale di fondamentale importanza che contribuisce a ricostruire il contesto della collezione dei Barberini, tra i principali mecenati europei del Seicento.
Acquistato da Brun Fine Art di Milano, Il capolavoro di Lanfranco sarà allestito al piano nobile, accanto alla Venere che suona l’arpa dello stesso autore, il quale probabilmente si avvalse della medesima modella per la realizzazione delle due opere.
I due dipinti furono commissionati da Marco Marazzoli (1602-1662) musicista di corte del cardinale Antonio Barberini fin dal 1629, il quale scelse di esprimere la sua amicizia e profonda gratitudine per la famiglia papale attraverso il dono delle tre opere di sua proprietà eseguite da Lanfranco. L’acquisizione de La morte di Cleopatra ricompone il nucleo storico della donazione, che comprende anche l’Erminia fra i pastori (una versione è oggi ai Musei Capitolini).
Il ritratto del Cardinale Antonio Barberini di Simone Cantarini sarà esposto accanto ai ritratti dipinti e scolpiti di Urbano VIII e dei suoi nipoti realizzati da Gian Lorenzo Bernini, Giuliano Finelli, Carlo Maratti, Lorenzo Ottoni nella sala della Divina Sapienza, dedicata a illustrare i protagonisti della famiglia Barberini.
Proveniente dalla collezione della Fondazione Gennaro Santilli, nel 1974 il ritratto del Cardinale Antonio Barberini era stato notificato dalla Soprintendenza con l’attribuzione a Jacob Ferdinand Voet in occasione della vendita all’asta Finarte della collezione del principe Marcello Del Drago a cui era appartenuta, e ritrovato in occasione dell’asta Finarte di Dipinti antichi tenutasi a Roma lo scorso 15 settembre 2020.
Il dipinto, un olio su carta applicata su tela delle dimensioni di 48×36 cm, attribuito all’artista pesarese da Anna Maria Ambrosini Massari, autrice di un importante libro sull’artista, è uno studio preparatorio per il ritratto del giovane nipote di Urbano VIII, appena asceso alla porpora, poi realizzato dallo stesso pittore su tela in due versioni, di cui una conservata alla Galleria Corsini.