Francesco Borromini (Bissone 1599 – Roma 1667)
Scala elicoidale

1633-1634

Palazzo Barberini

Inv:

La scala, progettata da Francesco Borromini, serve l’ala sud del palazzo, ed è complementare a quella del Bernini, secondo un principio non solo estetico, ma anche distributivo e funzionale. Accessibile dal porticato esterno, conduceva agli ambienti del cardinale Francesco Barberini ed era destinata a una circolazione più privata.
È elicoidale, quindi segue il principio dell’avvitamento attorno a un’asse di rotazione, ed è a pianta ovale, ovvero presenta uno schiacciamento in senso longitudinale, consentendo una salita più agevole rispetto alle scale a pianta circolare. Tale modello è codificato nella trattatistica cinquecentesca dal Vignola, da Sebastiano Serlio e Andrea Palladio.
Ogni girata è composta da 12 colonne doriche binate, il cui capitello è decorato con piccole api (simbolo araldico della famiglia). L’asse maggiore misura 9,40 m, l’asse minore 7,85 m. La luce entra dall’oculo in cima e dalle finestre della facciata. Nel progetto iniziale la scala terminava con una rampa libera, poi viene in seguito sopraelevata rispetto all’ultimo piano del palazzo per ospitare la ricca biblioteca del cardinale Francesco, oggi trasferita in Vaticano.
Le strutture spiraliformi, con tutti i problemi di progettazione che ne derivano, sono particolarmente congeniali allo spirito eccentrico di Borromini, che le ripropone in numerosi disegni e in dettagli architettonici di altre opere.