Piero di Cosimo (Firenze 1462 – Firenze 1522)
Santa Maria Maddalena

1490-1495

tempera su tavola

cm 72 x 53

Palazzo Barberini

Inv: 1468

Santa Maria Maddalena è riconoscibile dal profilo segnato dall’aureola, dai lunghi capelli e dal vaso di unguenti. Quest’ultimo fa riferimento alla visita della Maddalena e delle pie donne al sepolcro nella mattina di Pasqua: giunte sul luogo per imbalsamare il corpo di Gesù con oli profumati, trovarono il sepolcro vuoto, testimoniando per prime la Resurrezione.
I lunghi capelli con cui solitamente viene raffigurata la Maddalena derivano invece da un’erronea interpretazione del Vangelo, che ha portato a confondere la Maddalena con l’ignota prostituta che, pentendosi dei peccati commessi, pianse sui piedi di Gesù e li asciugò con i propri capelli.
Nel dipinto di Piero di Cosimo vi sono tuttavia degli elementi che vanno oltre la tradizionale rappresentazione della santa e rimandano invece alla contemporaneità dell’artista: la foggia dell’abito, il libro aperto e la posa della donna, oltre all’architettura che la incornicia, hanno riferimenti diretti con la ritrattistica quattrocentesca. Non è infatti da escludere che il dipinto sia stato commissionato da o per una donna di nome Maddalena, che volle essere ritratta come la santa di cui portava il nome.
Degna di nota è la raffinatissima esecuzione dell’opera, che colpisce per qualità della superficie pittorica e definizione dei dettagli. Riguardo questi aspetti, Piero di Cosimo ha inoltre dimostrato di apprezzare e di comprendere fino in fondo i valori formali della pittura fiamminga.