Il pittore e il gran signore<br>Batoni, i Rezzonico e il ritratto d’occasione

Il pittore e il gran signore
Batoni, i Rezzonico e il ritratto d’occasione

11 Gennaio 2017 - 23 Aprile 2017

Il principe Abbondio Rezzonico rientra a Roma. Nel 2016 lo Stato Italiano ha infatti acquistato dagli eredi della famiglia Rezzonico l’imponente ritratto che Pompeo Batoni realizzò per il Senatore di Roma nel 1766, in occasione del suo trionfale ingresso nel Palazzo Senatorio in Campidoglio. Le Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma lo presentano al pubblico in Palazzo Barberini.
Abbondio Rezzonico (1742-1810), rappresentante di una nobile famiglia veneziana e nipote del pontefice Clemente XIII, era stato insignito nel 1765 della dignità senatoria, una delle più importanti magistrature del governo capitolino. Il grande ritratto commissionato a Pompeo Batoni (1708-1787), serviva a celebrare il solenne evento.
La tela di Batoni sarà allestita insieme a un piccolo nucleo di altri dipinti che illustrano il contesto dell’opera e della produzione del pittore. Si potranno così giudicare a confronto i due ritratti del Papa Clemente XIII Rezzonico, l’uno realizzato dallo stesso Batoni e l’altro splendidamente dipinto dal suo talentuoso rivale, Anton Raphael Mengs, in prestito dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna. Accanto a questi saranno esposte altre opere della collezione dei dipinti settecenteschi delle Gallerie Nazionali, non sempre visibili, come gli eleganti ritratti del Conte Soderini e di Sir Henry Peirse, ancora di Batoni, e il singolare ritratto del Governatore Robert Clive di Anton von Maron.
 
Nell’immagine: Pompeo Batoni, Ritratto di Abbondio Rezzonico, Palazzo Barberini, 1766